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Italiani bocciati in prevenzione contro il cancro. Quasi 8 su 10 seguono almeno un
comportamento a rischio, tra fumo, alimentazione sbagliata, sedentarietà e eccessivo
consumo di alcol. Per spiegare gli stili di vita sani e l’importanza degli screening, il primo
Festival della Prevenzione in Oncologia porterà medici specialisti nelle piazze di undici
città italiane. L’iniziativa è stata annunciata oggi in occasione dell’apertura, a Roma, del
XVIII Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).

Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano,
ma con solo il 4,2% della spesa sanitaria desinata alla prevenzione, l’Italia si colloca negli
ultimi posti fra i 34 Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico (Ocse) per gli investimenti in questo settore. La conseguenza è che il 22%
degli italiani fuma, il 45% della popolazione è in eccesso di peso, quasi il 16% consuma
alcol in modo eccessivo e oltre 23 milioni (40% della popolazione di 3 anni e più) non
praticano attività fisica. Di qui l’idea di portare la prevenzione in piazza, con una
manifestazione itinerante che, a bordo di un motorhome, toccherà, a partire da novembre,
11 città con eventi che dureranno tre giorni. Non mancheranno incontri nei centri anziani e
lezioni nelle scuole per spiegare il ruolo della prevenzione nelle diverse fasce di età.

Saranno inoltre organizzate passeggiate della salute, coinvolgendo le guide turistiche delle
città. «Negli incontri» spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom «giovani oncologi
spiegheranno le regole della prevenzione, l’impatto delle nuove armi terapeuti che stanno
cambiando la lotta alla malattia nonché l’importanza degli screening». (ANSA)